Settimana lavorativa corta è una realtà in molti paesi
Il mondo del lavoro è cambiando radicalmente. Dopo la pandemia milioni di lavoratori hanno goduto di ambienti e modalità di lavoro più flessibili e quando le restrizioni son finite, difficilmente son voluti tornare indietro.
In vari Paesi sono stati lanciati dei progetti sperimentali per testare la settimana lavorativa di 4 giorni, alcuni dei quali hanno fornito risultati promettenti.
La Scozia, nel 2021 ha introdotto la settimana lavorativa corta. Due lavoratori su tre, pensano che questo cambiamento possa avere effetti positivi sulla produttività.
Il Belgio, paese europeo ad aver approvato la settimana lavorativa corta, dà la possibilità ai dipendenti di richiedere una riduzione dei giorni lavorativi e scegliere di cambiare la distribuzione del monte ore lavorativo durante la settimana anche ogni sette giorni. Le aziende con più di venti dipendenti dovranno rendersi irreperibili alle telefonate o alle mail di ufficio fra le 23.00 e le 5.00 del mattino. L'obiettivo è quello di andare incontro alle esigenze dei lavoratori che vogliono godere di una pausa più lunga e creare un'economia più dinamica e produttiva.
In Islanda si è rilavato un successo travolgente. La prima prova, effettuata tra il 2014 e il 2019, ha coinvolto operatori di assistenza all'infanzia e personale nelle case di cura. La seconda, svolta tra il 2017 e il 2021, ha visto interessati i dipendenti pubblici. Il benessere dei lavoratori è migliorato notevolmente senza che ci sia stata una perdita di produttività.
Tra i Paesi europei che hanno voluto testare la settimana lavorativa di quattro giorni ci sono anche la Spagna e il Regno Unito. I ricercatori, in questi mesi, misureranno l'impatto che il nuovo modello di lavoro avrà sui livelli di produttività, uguaglianza di genere, ambiente e benessere dei lavoratori. Un esperimento, quello adottato dal Regno Unito, che inizia a pochi giorni dalle parole dell'imprenditore statunitense Elon Musk che ha ordinato al personale di tornare in ufficio per un minimo di 40 ore settimanali, mettendo in discussione il lavoro agile.